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Press Laura Puppato on its participation in the Florence

I learned of the initiative of Florence, Matteo Renzi organized by the mayor and the Lombardy Regional Council Joseph Civati, by some young members of the Veneto to the Democratic Party. Putting up a bus, they invited me to accompany them, because we held that the Leader of the Regional Council had with them. In Florence, Italy I have seen working in the Party democratic people I met never seen before, but I always seemed to know. Generous people who have spent their own pockets to attend a unique event where we talked and listened.
Seven women and men, young and old, members and non members, parliamentary secretaries, regional, provincial, circulation and many, many administrators locali.Tutti had access to five minutes, not a second longer. We talked about the Italians, how Italy should be. We did it by Democrats, as we know we be: in line for one, with a smile, without a preconceived lineup without first-class school teacher and the red pen. A marathon proposals, information and communication. At work, school, the university, health, the environment, respect, and justice. Where have all banned the word "destruction" and urged the Democratic Party but to be consistent with the rules we have set ourselves three years ago, in particular the need to use the primary and respect dellimite the number of institutional mandates. All this in an old restored train station (the station is a meeting place), not in a mansion or in a theater where he reads a script and placed in the front rows are reserved for those who always arrives late and is not good for stays feet. We need not fear the enthusiasm of the "young" e l’esperienza dei “vecchi”, ma metterli insieme in una miscela di energia e di conoscenza; piuttosto dobbiamo guardarci dall’ambizione dei “giovani-vecchi” e di chi vorrebbe cambiare tutto perché nulla cambi.

L’incontro di Bersani a Roma con i soli segretari di circolo, provinciali e regionali era un’iniziativa diversa, non sovrapponibile ma anzicomplementare a quella propositiva di Firenze. In quella di Roma non era prevista la mia presenza, non essendo segretario di nulla e, infatti, figure come Serracchiani e Scalfarotto hanno liberamente inteso presenziare prima a questo e poi a quello. Ai nostri nuovi segretari della provincia di Treviso ho scritto una lettera la settimana scorsa per congratularmi e, allo stesso tempo, per mettermi a loro disposizione con spirito di servizio. E per ricordare loro l’importanza di averli accanto quali sensori e antenne di stimolo al lavoro della sottoscritta e di tutti i consiglieri regionali, che guardano al territorio come una risorsa, una miniera inesauribile di forze che quotidianamente si danno da fare e hanno il coraggio di metterci la faccia assumendosi delle responsabilità. A Firenze come a Roma c'erano solo democratici che non sognano piùun’Italia diversa, ma che, con ruoli diversi, hanno cominciato a costruirla. È un buon viatico pensando al Veneto disastratodall’alluvione di questi giorni e ritornato a essere periferia dell’impero per colpa di una classe politica dissennata.

Laura Puppato

Capogruppo PD Regione Veneto